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SVILUPPO RURALE: SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI PER RIDURRE LE EMISSIONI IN ATMOSFERA

Il nuovo bando concorre a sostenere anche gli adeguamenti necessari per soddisfare, da parte delle aziende zootecniche, i vincoli disposti dal Piano Stralcio Agricoltura per la Qualità dell’Aria.

Possibile presentare le domande di sostegno fino al 31 gennaio 2025

L’intervento sostiene gli investimenti finalizzati alla realizzazione di coperture anti-emissione delle strutture di stoccaggio degli effluenti zootecnici e dei digestati, nonché l’acquisto di macchinari ed attrezzature per la distribuzione in campo di tali matrici con modalità a bassa emissione ammoniacale.

Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, in possesso della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) o di Coltivatore Diretto.

Requisiti che devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di sostegno e fino al termine del vincolo di destinazione (ovvero per 5 anni dalla data di liquidazione del saldo).

Prevista, inoltre, la possibilità di presentare una domanda di sostegno per la realizzazione di investimenti collettivi ad uso condiviso, da parte di un unico soggetto giuridico (in tal caso tutti i partecipanti all’investimento devono soddisfare le suddette condizioni).

Ogni singolo beneficiario può presentare un’unica domanda di sostegno.

In termini generali sono da intendersi ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  1. Realizzazione di coperture flottanti/fisse su vasche esistenti per lo stoccaggio di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili;
  2. Realizzazione di coperture fisse su platee esistenti per lo stoccaggio di letami, digestati ed altri effluenti palabili;
  3. Sostituzione di strutture esistenti per lo stoccaggio di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili con serbatoi flessibili (compreso anche lo smantellamento/rimozione – obbligatorio – della struttura sostituita);
  4. Sostituzione di lagoni esistenti per lo stoccaggio di liquami, digestati ed altri effluenti non palabili con vasche dotate di copertura fissa;
  5. Acquisto (o leasing) di nuovi macchinari, impianti fissi, attrezzature per la distribuzione in campo degli effluenti non palabili con modalità a bassa emissione ammoniacale.

L’acquisto di materiali o attrezzature di durata inferiore a 5 anni è una spesa ammissibile per quanto riguarda la prima dotazione; stante il vincolo di destinazione di 5 anni, il beneficiario ha l’obbligo di sostituirli periodicamente in autofinanziamento con nuovo materiale e/o attrezzatura analoga.

Gli investimenti immateriali (spese tecniche e generali) sono ammissibili al sostegno solo qualora direttamente funzionali alla realizzazione di interventi edilizi, e nella misura massima del 6% della relativa spesa.

Il sostegno consiste in un contributo in conto capitale, da applicarsi alle spese ritenute ammissibili adottando le seguenti aliquote:

  • 75% della spesa ammessa, per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori che aderiscono per l’anno 2024 ad interventi agro-climatico-ambientali del PSR 2014-2022 o del CSR 2023-2027 (ossia che alla data di presentazione della domanda di sostegno hanno trasmesso domanda di aiuto/pagamento, oppure domanda di pagamento, per l’adesione a una o più interventi agro-climatico-ambientali, e che tale domanda non risulti rinunciata);
  • 70% della spesa ammessa, per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori che non aderiscono per l’anno 2024 ad interventi agro-climatico-ambientali del PSR 2014-2022 o del CSR 2023-2027;
  • 65% della spesa ammessa, per gli investimenti collettivi ad uso comune (l’uso comune tra i partecipanti deve essere adeguatamente documentato nella Relazione tecnica allegata alla domanda);
  • 60% della spesa ammessa, negli altri casi.

Spesa massima ammissibile: € 100 mila (elevata a € 150 mila per gli investimenti collettivi ad uso comune);

Spesa minima ammissibile: € 10 mila.

Le spese affinché possano essere considerate ammissibili, devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno; gli investimenti realizzati occorre mantengano la destinazione d’uso, la funzionalità e l’uso per un periodo non inferiore a 5 anni dalla data di liquidazione del saldo.

Gli interventi è stabilito debbano essere realizzati e rendicontati entro il termine di 12 mesi dalla data di ammissione a contributo.

Prevista la possibilità di richiedere una proroga (se motivata) per un periodo massimo di 6 mesi.

La dotazione finanziaria del bando si attesta in € 4 milioni.

Le domande di sostegno possono essere presentate entro il termine del 31 gennaio 2025.